Nel caso di area adibita a strada pubblica da più di 20 anni affinché l’Ente proceda alla acquisizione è necessario che il privato inoltri una formale richiesta di cessione gratuita. Nel caso l’area non sia identificata in mappa catastale con autonoma particella è necessario procedere prima della acquisizione al frazionamento
Quesito: La strada pubblica è intestata a me. Che posso fare?
Mi è capitato più volte di avere a che fare con cittadini (giustamente) arrabbiati con l’amministrazione pubblica in quanto la porzione di strada attigua alla loro proprietà è ancora intestata ai privati stessi i quali continuano a pagare le tasse anche per questa area. Oltre a ciò suddetta errata intestazione può creare ulteriori problemi si pensi per esempio in caso di compravendita del fondo o in caso di successione.
Di solito si tratta di strade costruite o ampliate molti anni fa in quanto al tempo vi era una scarsa attenzione da parte dell’Ente pubblico riguardo la definizione delle pratiche di acquisizione delle aree.
Si verificano, a parte qualche eccezione, queste due fattispecie:
- La porzione di strada intestata catastalmente al privato cittadino è correttamente identificata in mappa catastale mediante particelle definite
- La porzione di strada non è identificata nella mappa catastale ma ricade su una porzione di una particella di maggior ampiezza.
Nel primo caso, il più “fortunato”, se l’area è strada da più di 20 anni (quasi sempre) si può fare una cessione gratuita all’Ente pubblico semplicemente compilando un modello appositamente predisposto, indicando sullo stesso i dati catastali, e sottoscrivendolo da tutti gli eventuali comproprietari dell’area. Successivamente l’Ente provvederà alla acquisizione e volturazione catastale senza alcuna spesa per la parte privata.
Nel secondo caso, non essendo l’area oggetto di cessione identificata in mappa catastale, è necessario effettuare preliminarmente un frazionamento catastale mediante rilievo topografico dell’area e successiva procedura di aggiornamento cartografico.Una volta identificata catastalmente la particella si procederà come al punto precedente.
Il problema sta quindi nella definizione di chi paga il frazionamento.
Ovviamente spetterebbe all’Ente pubblico il quale ha effettuato i lavori ma non ha provveduto a completare la procedura di intestazione dell’area.
Vi sono amministrazioni (poche) che, una volta sollecitate, si rendono disponibili a definire la pratica mentre altre (la maggioranza), probabilmente per problemi di bilancio, tendono a rinviare tale acquisizione. Addirittura alcuni Enti richiedono che sia il cittadino a farsi carico della spesa per il frazionamento.
Pertanto a mio avviso al privato cittadino conviene in ogni caso inoltrare la richiesta di cessione al fine di dare all’Ente la possibilità di intestarsi l’area o quantomeno rendere edotta l’amministrazione dell’esistenza del problema.